Barre antistatiche, settori di applicazione

Barre antistatiche, settori di applicazione

Sono numerosi oggi i settori produttivi nei quali vengono impiegati macchinari e strumentazioni che, lavorando a velocità elevate, in questi si possono andare a generare cariche elettrostatiche che possono, come vedremo, causare non pochi problemi. Per tante differenti problematiche esiste una valida soluzione, rappresentata da diversi modelli di dispositivi definiti barre antistatiche.

Tra i settori di applicazione delle barre antistatiche ci sono: coverting, packaging, lavorazione di materiali plastici, biomedicale, stampa, tessile e alimentare. Le cariche elettrostatiche sono un problema che in tutti questi e potenzialmente anche in molti altri settori, va senza dubbio riconosciuto e debitamente affrontato per evitare ricadute pesanti sulla produzione, la qualità di vita dei lavoratori e certo non ultimo le finanze dell’azienda.

L’accumulo di cariche può, ad esempio, portare a rallentamenti o blocchi nei macchinari, può causare fastidiose e dolorose scosse agli operatori e può peggiorare, anche sensibilmente la qualità della produzione, visto che l’elettricità statica può attrarre polvere, corpuscoli o piccoli insetti sulle superfici. Tutte queste problematiche possono causare danni alle aziende, che impatteranno anche sensibilmente, sul loro bilancio. Per fortuna esistono soluzioni efficaci e di semplice applicazione, che consentono di liberarsi delle cariche indesiderate. Come anticipato si tratta delle barre antistatiche o ionizzanti che funzionano attraverso un approccio elettro-chimico, che di fatto permette di ionizzare l’aria che circonda il punto del macchinario che tende a caricarsi elettricamente in modo indesiderato.

Le cariche elettrostatiche sono solite crearsi per frizioni, compressioni o altre sollecitazioni, compresi cambi bruschi di temperatura e umidità in determinati ambienti produttivi. Queste sollecitazioni vanno sovente a creare uno squilibrio, in pratica si sottraggono elettroni da un atomo che normalmente ha carica neutra. Le barre ionizzanti ristabiliscono questo delicato equilibrio andando efficacemente a cedere degli elettroni dove più serve.

Le barre antistatiche sono dette anche ionizzanti in quanto creano una nuvola di ioni dalla quale i vari materiali possono attingere per andare a integrare quelli eventualmente mancanti. In settori come l’imballaggio o il medicale spesso si lavorano a velocità elevate superfici e film plastici e questo può causare squilibri di carica. Allo stesso modo nel settore alimentare dove sono presenti polveri, come la farina, il problema è ben noto e va assolutamente gestito per evitare problemi che con il passare del tempo possono divenire sempre più seri.

In tutti questi settori il posizionamento di dispositivi come le barre antistatiche può risultare del tutto risolutivo, ma bisognerà individuare i modelli maggiormente adatti, il loro numero ideale e il posizionamento più adeguato per gli stessi. Sarà importante affidarsi unicamente a tecnici preparati e con una maturata esperienza, per evitare di perdere inutilmente tempo e denaro.