Le macchine da taglio al plasma sono apparecchi molto sofisticati, grazie ai quali è possibile eseguire lavori su varie tipologie di metalli. In tempi recenti, determinati dispositivi hanno acquisito una diffusione davvero notevole, con un’applicazione trasversale. Non resta altro da fare che saperne di più in merito al loro uso personale e professionale, con la chance di migliorarlo grazie al contributo di www.arcotecnicasrl.it.
Che cos’è il taglio al plasma
Entrando nei particolari, un apparecchio che funziona tramite il sistema di taglio al plasma funziona in base ad alcune regole ben precise. Sono numerosi i metalli che possono beneficiare di un processo simile, dal ferro all’acciaio. Tutto ciò avviene grazie all’ausilio di un’apposita torcia, che si serve di un ugello per far uscire il gas in eccesso. Quindi, si genera un vero e proprio arco elettrico tra l’elemento che deve essere trattato e il relativo elettrodo, con una conseguente conversione del gas iniziale in plasma.
A questo punto, la procedura va avanti con il plasma che si attiva innalzando la temperatura del metallo trattato, fino a provocarne la relativa fusione. Dopo alcuni minuti d’azione, il gas sprigiona energia cinetica e fa in modo che il metallo già sottoposto a fusione venga espulso. Una volta volta compiute tutte le operazioni precedenti, è possibile andare avanti con il taglio al plasma vero e proprio.
Come viene effettuato il taglio al plasma
Il taglio al plasma è un procedimento che richiede due step prefissati. Si parte con una rapida fase di innesco, durante la quale una corrente ad alta tensione fa interagire l’ugello e l’elettrodo e genera una scintilla. Di conseguenza, il plasma viene creato in maniera conseguente, dando forma all’arco pilota. In alternativa, è possibile anche agire tramite una modalità a contatto diretto, con la corrente che transita lungo l’ugello e l’elettrodo e fa staccare i due elementi in maniera reciproca.
I movimenti precedenti hanno fatto in modo che si generasse una rapida scintilla, che fa da preludio alla cosiddetta fase di trasferimento. Il plasma che si è formato finora interagisce a sua volta con l’elemento che deve essere trattato, ossia l’anodo. Bisogna effettuare tali operazioni a una pressione molto bassa per facilitare lo spostamento della corrente elettrica e condurre in porto la procedura con successo. In caso contrario, il rischio di andare incontro ad anomalie anche di forte entità è piuttosto elevato.
Come adoperare al meglio le macchine da taglio al plasma
Una volta compresa la natura delle macchine da taglio al plasma, bisogna solo darsi da fare per sfruttarne le potenzialità fino al massimo. Qualsiasi tipologia di lamiera può essere sottoposta a un utilizzo del genere, ma con uno spessore fino a un massimo di 50 millimetri. Tuttavia, esistono dispositivi che superano i 100 millimetri senza particolari difficoltà, ma ovviamente il loro costo di listino cresce di pari passo. Alcune macchine agiscono al meglio anche su metalli curvati.
Ad ogni modo, prima di effettuare un acquisto del genere, è necessario riflettere a lungo. I prezzi sono abbastanza onerosi e vengono adoperati generalmente per fini professionali. Nel corso degli ultimi anni, tali dispositivi hanno vissuto una profonda diffusione e vengono distribuiti in dimensioni sempre più compatte. Bisogna saper utilizzare le macchine da taglio al plasma con tutta la dovuta cautela, prestando attenzione a eventuali fumi tossici e radiazioni ultraviolette.
Macchine da taglio al plasma, niente va lasciato al caso
Nel complesso, le macchine da taglio al plasma devono essere adoperate tenendo d’occhio ogni singolo elemento. Determinati apparecchi vanno maneggiati con cura e servendosi di dispositivi di protezione individuale adeguati, come ad esempio guanti e occhiali. Quando ogni fattore viene messo al proprio posto, non resta altro da fare che provare e utilizzare i modelli in piena sicurezza.