Cosa bisogna sapere sull’ipotiroidismo in gravidanza

Cosa bisogna sapere sull’ipotiroidismo in gravidanza

Cosa bisogna sapere sull

L'ipotiroidismo è una malattia provocata dagli ormoni tiroidei, che non agiscono come dovrebbero nei confronti dei tessuti: la conseguenza più importante di tale condizione patologica è rappresentata da un complessivo rallentamento delle funzioni metaboliche. Quasi sempre, l'origine del disturbo va individuata in una produzione di ormoni tiroidei non sufficiente da parte della tiroide: si parla, in questo caso, di ipotiroidismo primario, è spesso la colpa è da attribuire a una carenza primaria di iodio. Meno frequente è, invece, un ipotiroidismo secondario, che è da attribuire a infezioni sistemiche gravi o a disturbi dell'ipofisi o dell'ipotalamo. La farmacia Pelizzo una delle farmacie di turno di Udine che offre un servizio di analisi legato all'ipotiroidismo ci spiega come ci deve comportare in gravidanza.

In gravidanza, l'ipotiroidismo è caratterizzato dalla presenza di diversi sintomi comuni, tra i quali un affaticamento generale, l'astenia e una consistente perdita di capelli. La sintomatologia per le donne in dolce attesa comprende anche i deficit di concentrazione e di attenzione e la raucedine progressiva, insieme con l'intolleranza al freddo. Nel caso in cui si riscontrino più sintomi, è necessario – dunque – rivolgersi al medico, che per la diagnosi non potrà non tenere in considerazione la familiarità per le tireopatie e lo storico clinico pregresso; ulteriori fattori significativi sono lo stato atto di diabete mellito di tipo I, la presenza di eventuali altre malattie autoimmuni e l'assunzione di medicinali che hanno un'azione anti-tiroidea. 

Per una donna in dolce attesa, è importante intervenire in maniera rapida per il trattamento dell'ipotiroidismo, dal momento che le sue complicanze rischiano di essere piuttosto gravi: non solo l'ipertensione arteriosa, ma anche un aumento del rischio di aborto spontaneo o di un parto pre-termine; non vanno sottovalutate, poi, le emorragie post-parto. Risulta indispensabile, dunque, la diagnosi precoce del problema, tenendo conto del fatto che nello sviluppo del bambino gli ormoni tiroidei svolgono una funzione fondamentale, specialmente per ciò che concerne il suo sistema nervoso: una corretta maturazione cerebrale, infatti, non può prescindere da un apporto appropriato di ormoni tiroidei, in modo particolare nel corso delle prime settimane della gravidanza e dell'ultimo mese prima del parto.

Nel caso l'ipotiroidismo della madre non venga trattato, nel feto si può riscontrare un deficit tiroideo, le cui conseguenze, comunque, sono reversibili per la maggior parte attraverso una terapia farmacologica adeguata. Se nei primi tre mesi di gestazione la madre sperimenta uno stato di carenza grave di iodio, si avrà a che fare con un quadro di ipotiroidismo combinato che riguarderà sia il feto che il neonato. I danni per il bambino potrebbero essere irreversibili sia a livello intellettivo che a livello motorio.